Skip to content

nvidia

Tutti i piani di Nvidia per la Germania e il Regno Unito

Nvidia costruirà un supercomputer ad alte prestazioni in Germania; intanto, l'amministratore delegato Jensen Huang loda l'investimento del Regno Unito per aumentare le capacità di calcolo per l'intelligenza artificiale. L'azienda americana si è garantita nuovi mercati per i suoi microchip?

Le aziende statunitensi Nvidia (la più importante produttrice al mondo di microchip avanzati per l’intelligenza artificiale) e Hewlett Packard Enterprise (specializzata in software e in tecnologie di cloud computing) hanno annunciato che collaboreranno con il Centro di supercomputing di Leibniz, in Germania, per la costruzione di un computer ad alte prestazioni dotato dell’architettura tecnologica di ultima generazione di Nvidia, chiamata Vera Rubin.

Il progetto, soprannominato Blue Lion, dovrebbe venire ultimato nei primi mesi del 2027.

COS’È L’ARCHITETTURA VERA RUBIN

L’architettura Vera Rubin mette insieme l’unità di elaborazione grafica Rubin (erede della generazione Blackwell) e l’unità di elaborazione centrale Vera: “insieme”, spiega la società, “formano una piattaforma costruita per riunire simulazione, dati e intelligenza artificiale in un unico motore scientifico ad ampia larghezza di banda e bassa latenza. Combina memoria condivisa, calcolo coerente e accelerazione in rete e sarà lanciata nella seconda metà del 2026”.

Nvidia conta anche di realizzare, per l’anno prossimo, un sistema simile a quello tedesco al Laboratorio nazionale Lawrence Berkeley, negli Stati Uniti.

GLI INTERESSI ECONOMICI DI NVIDIA IN EUROPA

La società ha poi fatto sapere che il supercomputer Juniper, contenente i suoi microchip e situato nell’istituto di ricerca tedesco Forschungszentrum Jülich, è il sistema più veloce di tutta l’Europa.

Il supercomputer Blue Lion vorrebbe rappresentare per l’Europa uno strumento per mantenersi competitiva rispetto agli Stati Uniti in quanto a potenza di calcolo. Per Nvidia, invece, il progetto è utile a promuovere i suoi interessi economici nella regione: sta cercando infatti di convincere le istituzioni di ricerca europee a utilizzare l’intelligenza artificiale – e di conseguenza i suoi microchip – per effettuare previsioni sulla base dei risultati di calcoli precedenti; previsioni che, benché non accuratissime quanto dei calcoli, possono comunque essere utili per velocizzare le ricerche e le soluzioni di problemi.

Ad esempio, martedì Nvidia ha presentato il suo modello di intelligenza artificiale “Climate in a Bottle”: il modello consente agli scienziati di inserire alcune condizioni iniziali, come i dati sulla temperatura della superficie del mare, e generare da queste delle previsioni a dieci o trent’anni. “Questa tecnologia permetterà loro di analizzare migliaia e migliaia di scenari in un modo più dettagliato che mai”, ha spiegato Dion Harris, a capo della divisione data center product marketing di Nvidia.

COSA HA DETTO JENSEN HUANG NEL REGNO UNITO

Lunedì l’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, ha partecipato alla London Tech Week. Nel suo intervento, accanto al primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, ha lodato l’ecosistema britannico dell’intelligenza artificiale per via della presenza di università di alto livello, di startup promettenti e di un vasto mercato del venture capital che garantisce finanziamenti. Tuttavia, “il Regno Unito è l’ecosistema di intelligenza artificiale più grande al mondo che non ha un’infrastruttura propria”: non possiede, cioè, una capacità di calcolo adeguata.

Jensen Huang ha accolto con favore il piano del governo Starmer di investire 1 miliardo di sterline per aumentare di venti volte le capacità di calcolo del Regno Unito. “La capacità di costruire questi supercomputer per l’intelligenza artificiale qui nel Regno Unito”, ha detto, “attirerà naturalmente più startup e attiverà tutto il ricco ecosistema di ricercatori presenti qui”.

Torna su
OSZAR »